lunedì 9 luglio 2007

Un passaggio dell'intervento di Mauro Del Bue nuovo segretario del NPSI

Il partito.

Dobbiamo marciare nel percorso della costituente con la schiena dritta e senza rinunciare alle nostre idee. M anche con al convinzione che questa scommessa sia l’unica che può essere da noi praticata. Dobbiamo dotarci di organi che dovranno guidare il partito nelle prossime tappe. Un presidente, un segretario, i vice segretari, un tesoriere. Dobbiamo comprendere che il nostro futuro si giocherà in gran parte sui programmi e dunque abbiamo bisogno di un supporto che fornisca idee e soluzioni, dunque ci vuole un responsabile dle nostro centro studi e dobbiamo attrezzare la nostra piccola comunità di un coordinatore organizzativo capace di contrarre accordi con le altre formazioni politiche sul territorio per gli assetti del futuro partito, visto che non è nostra intenzione essere cooptati da altri, e non possiamo correre questo rischio e di un forte rafforzamento del nostro ufficio informazione. Dobbiamo irgraziuare Lorenzo Pirrotta per il l’esistenza del sito, anche se troppo spesso i compagni lo utilizzano per litigare tra loro. Dobbiamo assieme affrontare la questione del simbolo e del nome che dovrà essere gestita collegialmente dall’organo di segreteria alla quale rimando le soluzioni che riterrà le più idonee. Contemporaneamente dobbiamo proporre una forte assunzione di responsabilità dei consiglieri regionali e dei segretari regionali del partito che dovranno essere parte integrante del gruppo dirigente. Sì alla costituente liberalsocialista, poi un bilancio prima della formazione del nuovo partito, un bilancio per lo scioglimento del nostro che solo un nuovo congresso oppure un consiglio nazionale convocato con poteri straordinari che il congresso gli deve però attribuire, può sancire.Cari amici e compagni, sono un estroverso, mi piace ridere e scherzare, e mi piacciono anche le figurine della Panini. Ma preferisco la politica fatta di ragionamenti a quella fatta di emozioni, di sogni, telefonici o meno, di teatralità. Preferisco una intervento o una relazione, un dibattito meglio se acceso, a un posto di potere. E negli anni cupi mi mancava proprio questo, la possibilità di comunicare le mie idee, di confrontarmi, di polemizzare. Averci tolto la parola, questo è stato l’atto più violento molto più che non averci tolto qualche poltrona.Ecco se l’abbiamo riconquistata lo dobbiamo soprattutto a Gianni De Michelis al quale rimarrà questo merito, al di là dei suoi errori.A volte De Michelis è apparso generoso con chi ha dimostrato di non meritarlo e ingeneroso con chi si meritava generosità. D’altronde il proverbio “dagli amici mi guardi Iddio” è sempre attuale. De Michelis ha dichiarato di fronte alla segreteria e oggi l’ha ripetuto di fronte al congresso, di non ricandidarsi alla segreteria del partito e per lui abbiamo preparato l’incarico di presidente. Se i delegati al Congresso vorranno darmi l’onore, come mi è stato proposto da tanti, e non solo da Gianni, di assumerne la segreteria e di guidare il partito assieme a Gianni e agli altri compagni che formeranno il gruppo dirigente, sappiano che la mia sarà una segreteria di transizione verso l’ orizzonte che ho descritto. Sarò un segretario di percorso che ha il compito precipuo di esaltare il coinvolgimento di tutti e di non ammainare bandiera fino a quando una bandiera che rappresenti davvero un territorio più ampio e gratificante per tutti verrà finalmente dispiegata. Una volta un deputato Tory disse: “Perché dovrei preoccuparmi dei posteri. Vorrei sapere cos’hanno fatto i posteri per me”. I posteri qualcosa fanno: ci giudicano. E quei pochi che si occuperanno di noi e della nostra storia sapranno che siamo stati prima una comunità che non ha mai alzato bandiera bianca e poi una comunità che pagando anche prezzi alti di divisione, ha alzato la bandiera dell’unità socialista e liberale. E se qualcuno questo ricorderà di noi, noi dovremo esserne davvero molto orgogliosi. Disse Pietro Nenni: “Fai quel che puoi succeda quel che deve”. Facciamo tutto ciò che possiamo per costruire il futuro del socialismo riformista e liberale italiano.

PER LEGGERE TUTTO L'INTERVENTO CLIKKA QUI

Nessun commento: